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Nelly Diop
La voce dell’elefante
di: Nelly Diopsi ispira ai racconti che hanno attraversato le frontiere che dividono il Senegal e la Guinea, percorrendo gli intrecci tra storia familiare e vicende politiche dei due paesi
€14.00
Bintu è una bambina che cresce a Dakar negli anni Settanta, in una famiglia della piccola borghesia senegalese del periodo post-indipendenza. Bintu osserva incuriosita ciò che succede nel mondo che la circonda. È istintivamente legata alla nonna paterna, Nagnouma, originaria della Guinea. È attratta dalla parte non senegalese della sua famiglia: a casa si cucinano piatti dei due paesi, si ascolta la musica dei due paesi e si parlano le lingue dei due paesi. Attraverso la presenza di Nagnouma nella vita domestica e nel quartiere, Bintu scopre differenze di culture e tradizioni, che si riflettono anche nelle tensioni fra la nonna e la madre, e che le danno l’idea sia della ricchezza che della complessità di quello che la circonda. La vita della famiglia procede attraverso quotidianità e dinamiche normali, ma Bintu percepisce dei non detti, dietro i quali si nasconde qualcosa che nessuno osa nominare ad alta voce. Si chiede perché la nonna, che è scappata dal suo paese, continui ad ascoltare ossessivamente, dalle frequenze di La Voix de la Révolution, i discorsi dell’Elefante, il presidente Sékou Touré, temibile leader della Guinea indipendente. E chi è Karamokho, che la nonna chiama nel sonno? Più avanti, l’evoluzione dei rapporti tra la Guinea e il Senegal, con una visita a Dakar di Sékou Touré, dà a Bintu l’opportunità di soddisfare la sua curiosità, e di vedere dal vivo l’Elefante, abbinando un volto alla voce che fino ad allora aveva sentito solo alla radio. Ma per la famiglia di Nagnouma l’Elefante non è stato solo una voce: col ritorno di Karamokho, che il padre di Bintu riesce a “riavere” dall’Elefante e a portare a Dakar, si svela infine il dramma di Nagnouma, e l’intreccio di politica e tradizioni che ha contrapposto in una lotta mortale due famiglie nella Guinea, e del Senegal, dell’era delle indipendenze.
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