-
Hada Keisuke
traduzione dal giapponese di Alessandro Passarella
Quella mattina, Kento decide di prendere in mano la situazione. Possiamo capirlo. A ventotto anni vive ancora con la madre, soffre di raffreddore da fieno e non è molto coraggioso a letto con la sua ragazza. Resta tutto il giorno nell’appartamento, poco più attivo del nonno che condivide la loro vita e non smette mai di lamentarsi. Quel giorno, Kento decide quindi di assistere il nonno nel suo desiderio di una morte dignitosa e pacifica. Ma paradossalmente, è il vecchio signore colpito dalla decadenza che darà al nipote il coraggio di affrontare le sfide poste dall’esistenza. È così che un giovane e il nonno riscoprono il gusto della loro vita, precaria, provante ma unica,
appoggiandosi l’uno sull’altro.
Questo libro benevolo, animato da un tocco di ironia, ha ricevuto il prestigioso Premio Akutagawa, il più importante tra i riconoscimenti in Giappone. Attraverso il suo lavoro, l’autore ci mostra la difficoltà di sostenere una persona alla fine della vita.
Hada Keisuke è in linea con la tradizione neorealista giapponese che ha sempre cercato di descrivere in modo accurato e onesto le aspettative quotidiane, ripetitive, prive di alte aspettative dei comuni cittadini che aspirano alla decenza e alla monotonia di una carriera da salariato, poco propensa, soprattutto dalla fine degli anni esaltati di un dopoguerra segnato dalla voglia di “cambiare vita”, di sconvolgere l’ordine costituito, rispettare gli obblighi della famiglia ancestrale, sposare la borghesia, fondare una casa.
Ancora nessuna recensione