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Asai Ryō
Voglio essere qualcuno
by: Asai Ryōla descrizione della “vera ricerca di lavoro” incentrata su cinque studenti universitari che cercano chi sono attraverso la ricerca di un impiego
€15.00
traduzione dal giapponese di Alessandro Passarella
Cinque studenti universitari intrecciano le loro storie per trovare la forza di affacciarsi al mondo del lavoro. Fra questi Ninomiya Takuto, viva voce del racconto, gioca il ruolo del freddo osservatore al di sopra delle parti, nascondendo tuttavia a se stesso le proprie insicurezze. In un clima di simulazione che appare essere la cifra dominante del job hunting nel Giappone contemporaneo, Asai Ryō, miscelando fitti scambi di battute degni di una sceneggiatura, incisi fulminanti e tweet che trasudano veleno, non descrive banalmente il lato oscuro del sistema che regola le assunzioni dei neolaureati giapponesi, ma osserva e mette a nudo l’ambizione, il desiderio di riconoscimento e la fragilità delle giovani generazioni: nella bulimia di stimoli linguistici che l’epoca dei social ha garantito a tutti, l’asciutta concretezza del mondo del lavoro, le sue regole severe e la rigida etichetta feriscono il divismo della yutori sedai, la cosiddetta “generazione rilassata” dei millennial giapponesi, costringendoli a riscoprire la loro umana, onesta piccolezza in un mondo che li incoraggia a esprimersi ma non ha il tempo
di ascoltarli.
Opera vincitrice del Premio Naoki
“È cinico quanto affascinante il fatto che questa realtà sia rappresentata senza toni tragici, senza disperazione, miscelando una vena giocosa a una freddezza che è parte della sensibilità contemporanea”. Watanabe Jun’ichi
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