Kōga Saburō, pseudonimo di Haruta Yoshitame, nasce nel 1893 nella prefettura di Shiga, nel cuore del Giappone. Nel 1907 si trasferisce a Tokyo dove si appassiona alle opere di Arthur Conan Doyle. Nel 1918 ottiene la laurea
in chimica applicata presso l’Università imperiale di Tokyo (attuale Università di Tokyo). Influenzato anche dagli incontri con Ōshita Udaru e Edogawa Ranpo, inizia a scrivere romanzi gialli. Nell’agosto del 1923, la rivista
Shinshumi pubblica il suo primo racconto: “Shinjutō no himitsu”. In quel frangente decide di firmarsi con lo pseudonimo di Kōga Saburō, nome ispirato a un eroe leggendario della sua terra natale. Nel 1926 pubblica numerosi racconti brevi, tra cui “Itazura”, “Sōta no keiken”, “Kyūkō jyūsanjikan”. La sua produzione letteraria e teatrale è ricca fino al 1940, ma nel marzo del 1940 muore il primogenito Kazurō, smarritosi tra i monti del Giappone centrale. Da allora, in parallelo all’entrata in scena del Giappone nella Seconda guerra mondiale, la produzione di Kōga cala drasticamente. Il 13 febbraio del 1945 è colto in viaggio da un’improvvisa polmonite acuta. Muore il giorno seguente. “Il caso Hasekura” (“Hasekura jiken”), la sua opera principale, è la prima traduzione dell’autore proposta in italiano.
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