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Christoph Schneeberger
Neon, rosa e blu
di: Christoph SchneebergerLa storia di una drag queen che alterna i pronomi: «uomo», «lei», «umano».
traduzione dal tedesco di Anna Allenbach
Premio svizzero di letteratura 2021
In una calda estate la protagonista, una drag queen, perde tutto e si perde nei rave e nelle passeggiate e nei meandri della sua mente dove sorge un intreccio di ricordi, letture, ragionamenti e situazioni. I livelli si confondono. La storia di una provincia che ha perso la sua industria, la storia dei nonni, bambini-schiavi, la prima infanzia del protagonista, la storia degli amici e degli amanti, la vita da drag queen senza lavoro né soldi si amalgamano in un romanzo profondo e pieno di spirito che non teme accostamenti audaci. Il filo rosso, che qui è blu, si fa strada tra pose e maschere, distorsioni e travestimenti, provvisorietà e precarietà di ogni singolo essere umano.
“… una meravigliosa opera d’arte, realizzata da mani umane.” (Annina Haab)
“Si tratta di condurre corpi svaniti od oscurati, di un cocchiere delle ombre del corpo.” (Stefan Humbel)
Il romanzo è scritto in linguaggio lirico, spesso in discorso indiretto, al passivo o comunque vago, e allo stesso tempo mai ingombrante o laborioso. Si tratta di persone senza mezzi – un bambino in viaggio, un lavoratore ospite – e del potere del linguaggio. X poi trova la sua strada verso se stesso attraverso le sue parole danzanti: “Finalmente, una mattina dopo, si è tolto i vestiti, è saltato nudo nel lago quest’estate, si è tuffato in acqua. Ingoiato dalla felicità”. (Die Zeit)
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