Ch’ae Mansik nasce il 21 luglio del 1902 nella contea di Okku, oggi corrispondente alla zona di Kunsan, quinto di nove figli, in una famiglia di ricchi agricoltori appartenente al clan dei Chae di P’yŏnggang, attualmente in Corea del Nord. Scrittore, giornalista, critico e autore di scritti teatrali, Ch’ae Mansik è considerato dalla critica coreana uno dei maggiori protagonisti della letteratura del periodo coloniale giapponese (1910-1945), per le sue vivide descrizioni della vita in Corea durante il dominio coloniale, l’abilità nella costruzione psicologica delle sue storie, la padronanza del registro ironico e la duttilità ed efficacia del linguaggio che usa. Ch’ae Mansik è uno dei maggiori scrittori coreani di epoca coloniale, poliedrico interprete e testimone di uno dei periodi più bui della storia nazionale, culturale e letteraria della Corea del Ventesimo secolo. La ricerca sui suoi scritti letterari, teatrali o di saggistica è ancora in divenire, ma nonostante la pesante eredità di collaborazionismo con l’oppressore giapponese, la figura di Ch’ae Mansik rimane fondamentale nella comprensione della produzione letteraria della Corea moderna. Traduzioni di sue opere appaiono in lingua inglese, francese, tedesca e giapponese. Questa è la prima raccolta di tre suoi racconti a essere tradotta in lingua italiana.
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